Questa madia è composta da due ante mobili, decorate con un complesso apparato di motivi simbolici:
-in alto ed in basso, negli angoli, il gioiello triplo (TRIRATNA) simboleggia le tre pietre preziose del Buddha-Dharma-Sagha
in cui ogni fedele buddista trova quotidiano rifugio e conforto.
DHARMA: parola del Buddha o della Legge
SANGHA: originariamente indicava l’ordine dei monaci buddisti ed è generalmente interpretato dai tibetani come
il simbolo della congregazione dei Lama o della Chiesa buddista.
-al centro gli emblemi della buona ventura (l’ombrello, i pesci d’oro, la conchiglia, lo stendardo, il vaso d’ambrosia, il loto, la ruota della legge, il monogramma)
affiancati da una coppia di munghi, animaletti neri simili alle puzzole che appartengono al dio della ricchezza.
Il mobile si conclude in basso con due cassetti, dove è dipinta una maschera mostruosa del dio dei cieli,che riveste la dupplice funzione
di creatore e distruttore.
La sua bocca è rappresentata nell’atto di divorare o sputare due serpenti,
trattenuti per la coda da due enormi mani umane.
Le decorazioni che imprezziosiscono questi manufatti sono sempre ispirate a quel complesso sentimento religioso che informa di sè tutta la vita dei Tibetani.
e danno un espressione visibile della fede e della dottrina buddista riassunta in formule pittoriche anche semplici ma che racchiudono i principi fondamentali.
Testi della Dott.ssa Loreta de Toni, Dott.ssa in lettere-storia dell’arte